Overview
Descrizione del Khanato di Crimea nel gioco “Mount & Blade With Fire and Sword”
Territorio
Il Khanato di Crimea è una fazione che si estende lungo la zona meridionale della mappa, confinante a nord con la Repubblica Polacco-Lituana, il Granducato di Moscovia e l’Etmanato Cosacco. Occupa l’attuale Crimea, le coste rumene e le coste caucasiche settentrionali. Possiede un numero di villaggi inferiore rispetto al normale, con un numero pressoché standard standard di castelli e città.
Il Khanato possiede 4 città, 7 castelli e 12 villaggi, i quali sono:
- Akkerman (che non possiede villaggi)
- Azaq-kale (la quale possiede Tumnek e Esaq)
- Bachčysaraj (la quale possiede Sivash)
- Kyzykermen (la quale possiede Ordash)
- Kafa (la quale possiede Ak-Mechet)
- Perekop (la quale possiede Dzhankoy)
- La Fortezza di Izmail (la quale possiede Budjak)
- La Fortezza di Kalanchak (la quale possiede Kalanchak)
- La Fortezza di Kezlev (la quale possiede Inkerman)
- La Fortezza di Kiliburun (la quale possiede Kiliya)
- La Fortezza di Kyzyl-yar (la quale possiede Sinelnikovo and Nugai)
Regnante e Nobili
Il Khan del Khanato di Crimea è Islam III Giray, vassallo dell’Imperatore Ottomano, si alleò col Grande Atamano all’inizio della Rivolta Cosacca, per poi passare dalla parte Polacca, dopo il trattato di Pereyaslav. Il pretendente al trono è Mehmed IV Giray, filo-polacco.
I nobili del Khanato (a inizio campagna) sono:
- Il Khan Baesid
- Il Pasha Ahmed
- Il Pasha Imad
- Il Mirza Enikey
- Il Mirza Yanmamed
- Il Mirza Davletshi
- Il Mirza Argyn
- Il Mirza Agish
- Il Mirza Divey
- Il Mirza Appak
- Il Mirza Karach
- Il Mirza Yelchy
- Il Bey Baryn
- Il Bey Shirin
- Il Bey Bukryn
- Il Bey Argun
- Il Bey Sedjet
- Il Bey Mansur
- Il Bey Yashlav
- Il Bey Uzyn
Esercito Crimeano
L’esercito del Khanato, seppur valido e potente, non poteva comparare in qualità sia quello ottomano, sia quello polacco, perciò il Khan basava la potenza del suo esercito sul numero di soldati su cui poteva contare. L’esercito era prevalentemente composto da fanti leggeri, che comunque rimanevano tra i più potenti del XVII secolo, e arcieri a cavallo. I primi, che componevano l’organo centrale dell’esercito, erano armati soprattutto di scudo e scimitarra o con archi, e, anche se validi e addestrati, non potevano difendersi dalla cavalleria pesante nemica. Tale debolezza venne più volte constatata in battaglia, quando, per sconfiggere gli eserciti del Khan, una sola carica di cavalleria pesante poteva devastare il centro dell’esercito (in maggior parte composto dai fanti leggeri), di conseguenza frantumando l’esercito e ottenendo de facto una vittoria istantanea. Tale debolezza non era del tutto casuale, infatti il Sultano della Sublime Porta aveva vietato al Khan di Crimea l’uso delle armi da fuoco nell’esercito, a causa della simpatia tra il re della Repubblica Polacco-Lituana e i Bey, evidenziata pure da Evliya Çelebi, un viaggiatore e scrittore dell’epoca, il quale scrisse “Non sapevo che il re di Polonia e i Bey erano fratelli”. Al posto di favorire il Khanato, il sultano diede molti privilegi e diritti ai Moldavi e ai Valacchi, scatenando l’indignazione del Khan, che sfociò durante la Battaglia di Vienna del 1683, infatti, durante la fase finale della battaglia, Giray Khan, il Khan di Crimea dell’epoca, e le sue truppe si rifiutarono di aiutare il Gran Visir Kara Mustafa, capo dell’esercito ottomano, rinfacciando sia i suoi errori strategici, sia il loro trattamento, dicendo a lui “Pensano i figli di Osman che gli infedeli Valacchi e Moldavi siano migliori di noi?”. Tale svantaggio condizionò assai la potenza dell’esercito di Crimea, costretto a usare, di conseguenza solo arco e frecce, i quali però non agirono in malo modo, se usati dalla cavalleria, che, di fatto, rimaneva una tra le migliori del Vecchio Continente. Questa non si basava sulla potenza e sull’assalto all’arma bianca, ma bensì, sull’agilità e sulla precisione, lasciando comunque spazio a formazioni pesanti, come quelle della cavalleria da corpo a corpo. L’assenza di vera fanteria pesante era il tallone di Achille dell’esercito del Khan, il quale non poteva sfaldare tramite l’arma bianca le formazioni nemiche.
Unità Crimeane della Milizia
- Nomade (Nomad): Quest’unità di contadini nomadi delle steppe è armata di yataghan e priva di una vera armatura. Come tutte le altre unità contadine, questa esprime la sua massima utilità nel ruolo di scudo umano e carne da macello, essendo completamente inutile in battaglia, se non contro altre unità contadine o contro unità leggere sprovviste di qualsiasi arma bianca.
- Portiere (Kapikulu, dal turco Kapıkulu Ocağı): Appiedata, armata con arco, frecce e yataghan, quest’unità, originariamente la guardia del palazzo dell’Imperatore, è un’unità leggera miliziana, che, anche se vulnerabile a causa della sua armatura assai leggera, è assai versatile e valida contro le altre unità di milizia, infatti col suo scudo può difendersi dagli attacchi nemici, con l’arco può danneggiare le formazioni nemiche, mentre, con il suo yataghan, può contrattaccare facilmente.
- Vessilli (Bajrak, dal turco Bajrak): Quest’unità è l’unica milizia del gioco possedente una montatura, infatti questi tiratori montano dei veloci cavalli della steppa, assai veloci e agili, che danno a tale unità un micidiale punto di forza contro le altre milizie, a patto che non si avvicini a esse.
Unità Crimeane di Fanteria Pesante
- Accuditore di cani (Seymen, dal turco Seğmen): Quest’unità di moschettieri armati alla leggera sono ben protetti dalla loro cotta di maglia, sia sul busto, sia sul volto, divenendo di conseguenza l’unica unità di fanteria pesante nel repertorio dell’esercito del Khan. L’unità, oltre che con una scimitarra, è armata di moschetto, del quale però non sa fare ben uso, a causa della sua poca abilità. Quest’unità possiede erroneamente dei moschetti, infatti storicamente il Sultano ne vietò l’uso da parte dei tartari.
Unità Crimeane di Cavalleria Leggera
- Proibito (Jasaq, dal turco Yasak): Quest’unità mostra tutte le caratteristiche dei Vessilli, infatti essa è un’unità leggera a cavallo armata di arco e frecce, ma, a differenza di essi, posseggono un’armatura migliore, seppur assai leggera
- Ragazzo (Oglan, dal turco Oglan): Quest’unità di cavallerizzi d’assalto è veloce, agile e manovrabile, che, anche se assai vulnerabile agli schioppi nemici, è micidiale contro gli schermagliatori nemici, infatti i loro veloci cavalli rendono la carica molto più dannosa, e, grazie alla loro armatura leggera, possono ritirarsi velocemente dalle formazioni nemiche, prima del sopraggiungere della fanteria nemica.
Unità Crimeane di Cavalleria Pesante
- Circasso (Circassian): Quest’unità ,proveniente dalle zone meridionali della Cimmeria, è un’unità di cavalleria pesante armata di arco e frecce ma con addosso valide cotte di maglia, che li proteggono dagli schioppi nemici. Quest’unità è pure valida nel corpo a corpo, infatti con la sua potente scimitarra può caricare le schiere di tiratori nemiche.
- Guardia del Bey (Asak Bey, dal turco Asak bey): Quest’unità di guardia nobiliare è protetta da un’armatura di lamine ferree, la quale si dimostra molto utile in battaglia, ed è armata con una lancia da carica. Come i Ragazzi, questi lancieri sono molto efficaci nelle tecniche “Mordi e fuggi” e la loro armatura li rende, seppur poco più lenti, più resistenti.
- Guardia del Mirza (Mirza Chambul, dal turco Mirza Chambul): Quest’unità, seppur la controparte della Guardia del Bey, è molto più leggera rispetto a quest’ultima e armata con arco, il quale rende quest’unità valida nell’aggiramento dei tiratori nemici e nell’annientamento di piccoli gruppi compatti, grazie alle proprie frecce.
Unità Crimeane d’Elitè
- Compagno (Nokor, dal turco Nöker): Quest’unità pesante, risalente al basso medioevo, era la guardia dei nobili, lealissima al padrone. Armata di mazza ferrea e scudo d’acciaio, questa è una fra le unità più potenti nel corpo a corpo, anche grazie alla sua armatura a piastre frontali, che la rende quasi invulnerabile alle frecce. Quest’unità è molto utile contro qualsiasi unità, tranne i picchieri, che tramite le loro selve di picche riescono a contrastare questa possente unità di cavallerizzi. La loro potenza si rende assai utile pure contro le cavallerie pesanti nemiche, con cui può tranquillamente competere.
Mercenari Nazionali
- Giannizzeri (Jannissars): Il Giannizzero era la guardia del corpo del Sultano, uno dei soldati più addestrati d’Europa, celebre per la sua disciplina e per il suo ottimo addestramento. Protetta da un’armatura leggera, quest’unità fu probabilmente la prima unità di moschettieri a schema reggimentale mai inventata. I componenti di tale unità erano scelti fin da giovani dai bambini di origine cristiana viventi nell’impero, per poi essere istruiti alla lingua turca e alla sua cultura. In battaglia i Giannizzeri, se in formazione, erano pressoché letali contro qualsiasi banda indisciplinata di nemici, ma la loro grande potenza veniva contrastata da una leggerissima uniforme, pressoché inadatta nello scenario del XVII, in cui venivano scoccate ancora le frecce. Quest’unità non è propriamente mercenaria, infatti è stata mandata in aiuto dal Sultano al Khan di Crimea.
- Scapolo (Azap, dal turco Azap): Lo “Scapolo” era una truppa leggera di volontari, usata soprattutto come guarnigione a difesa della città. Impiegato in gran parte dell’esercito Tartaro e Ottomano, questa unità di fanti leggeri era armata con scudo e scimitarra, inoltre i componenti indossavano un’armatura leggera e un turbante. Durante il servizio nell’esercito, gli Scapoli fungevano soprattutto come avanguardia e fanteria d’assalto. Quest’unità non è propriamente mercenaria, infatti è stata mandata in aiuto dal Sultano al Khan di Crimea.
- Armigero (Cebelu, dal turco Cebelu): Quest’unità di armigeri componeva la scorta del Sipahi, il famoso cavalleggero Ottomano, accompagnandolo in battaglia e in guerra. Armato di arco e scudo, quest’unità, seppur originariamente appiedata, utilizza un cavallo, probabilmente per attraversare le steppe. Anche se possedente un’armatura leggera, quest’unità si può difendere con il proprio scudo. Quest’unità non è propriamente mercenaria, infatti è stata mandata in aiuto dal Sultano al Khan di Crimea.