Overview
Ecco la mia prima guida di subnautica below zero alla sopravvivenza ai leviatani! Inizieremo, in questa guida, con il chelicerato, poi farò anche iceworm e leviatano ombra. Equipaggiate il vostro seatruck e partiamo!
1) Un Reaper Leviathan, ma poco meno pauroso e mischiato a un’ aragosta.
Alla fine le meccaniche del Chelicerato sono uguali a quelle del reaper leviathan di subnautica (cercate la mia guida su di lui): Ti afferra o afferra i tuoi veicoli con le 4 fauci e se hai abbastanza poca vita parte un’ animazione dove ti ingoia. Le uniche differenze sono che vive in acque leggermente più basse e che, personalmente, fa un po’ meno paura: il leviatano reaper era terrorizzante per il suo verso riecheggiante e per il suo volto che sembrava quasi ghignare (nonché per i suoi habitat estremamente bui e tenebrosi), invece lui è… beh, un’ aragosta-pesce troppo cresciuta. Tutti pareri personali ovviamente, e inoltre non lo sto sminuendo più del necessario: infatti può benissimo creare situazioni terrorizzanti e jumpscare anche lui, ma il desing è a mio parere meno spaventoso.
2) Crostacei giganteschi e dove trovarli.
Fortunatamente, all’ interno della mappa ci sono solo 4 chelicerati: 2 nelle tree spires (le guglie-albero), uno nelle purple vent e infine uno nell’ oceano artico orientale, nella zona vicino alla (spoiler)serra di Marguerit .
Ciononostante al confine della mappa (una striiscia di mare molto buia e profonda) vivono 3 chelicerati anziani, più grossi, pallidi e leggermente meno potenti.
3) Seatruck approvato, ma potenziato!
Il seatruck di subnautica below zero è un veicolo altamente versatile: passa da essere sostanzialmente un seamoth a essere un mini-ciclope se si aggiungono moduli. Per questo è un’ ottima scelta in tutte le aree di gioco, può anche letteralmente fungere da base mobile! Sicuramente, quando incontrerai questo bestione per la prima volta starai usando proprio il seatruck. Per evitare danni eccessivi, è necessario aggiornarlo con dei potenziamenti, in particolare 2 che ritornano piuttosto utili: difesa perimetrica (che consente di fulminare il chelicerato e far durare pochissimo l’attacco) e modulo postbruciatore (che ti consente di fuggire via velocemente con uno sprint). Ricorda anche che più moduli attaccati ci sono più il seatruck è lento, perciò non aggiungere mai troppi moduli superflui!
4) La buon vecchia prawn!
La prawn suit è sempre una buona scelta: resiste molto bene agli attacchi e, se si è particolarmente vendicativi, si possono anche usare missili e trivella per dare di santa ragione a quel povero e grosso pesciolone corazzato. Probabilmente dovrai portarti a presso un riparatore carico, ma comunque non dovrebbe distruggersi troppo facilmente. Figuratevi che (spoiler) Marguerit ha perfino ucciso un chelicerato e usato un suo dente per potenziarsi la prawn, cosa che purtroppo non si può fare.
5) Eludere l’ aragostone.
Non c’è un modo definito e semplice per eludere questo bestione, soprattutto perché vive principalmente in acque aperte. Ciononostante se siete nei biomi termali, come purple vent e tree spires, potete sfruttare le rocce se siete con la prawn, con il seatruck senza moduli attaccati o senza veicoli (cosa sconsigliatissima). Inoltre, nel caso del chelicerato al centro del bioma delle tree spires, potete sfruttare il ventgarden per nascondervi, ma in tal caso fate attenzione all’ossigeno.
Infine, ricordate che la scelta migliore è sempre stare più distanti possibile, soprattutto da quello dell’ oceano artico aperto, dove non ci sono luoghi per nascondersi
6) Considerazioni finali.
Questo bel ragazzone che occupa in termini di spazio il 20% di questa guida sarà l’ argomento della mia prossima guida di subnautica below zero! Se giocate a subnautica vi ricordo di andare a cercare anche le mie guide sui 3 leviatani aggressivi di quel primo e bellissimo gioco. Vi invito anche a lasciare qualche commento a tutte le mie guide se avete critiche, obiezioni, correzioni o consigli aggiuntivi, oppure se volete qualche altra creatura specifica per entrambi i giochi oltre ai leviatani, che magari deciderò di usare come soggetto di una futura guida. Alla prossima!